Edgar Cayce e la mappa di Atlantide di Athanasius Kircher
Nel 1665 un prete gesuita tedesco di nome Athanasius Kircher (1602-1680)
pubblicò un libro di 800 pagine intitolato Mundus Subterraneus. Questo libro
conteneva molte incisioni strane e bellissime e teorie insolite su geofisica,
terremoti e vulcani. Navigando verso l’Italia nel 1637, Kircher vide
un’eruzione dell’Etna e dello Stromboli. Decise di investigare i fenomeni
geologici del vulcani. Come parte della sua ricerca incluse un’antica carta
geografica egiziana di Atlantide, perché era una nazione-isola che sarebbe
stata distrutta da esplosioni vulcaniche.
Kircher disegnò e incise tutte le illustrazioni nei suoi libri e questi disegni
erano spesso basati su materiali antichi che aveva a portata di mano. Lavorò a
Roma come studioso con curiosità enciclopedica. Era tutto preso dalla ricerca
in vari campi, come le scienze naturali e occulte, archeologia, filosofia
dell’antichità e studi orientali. Ebbe accesso a tutti i materiali nascosti nelle
molte biblioteche italiane magnifiche che si erano sviluppate col passare dei
secoli e di cui molte contenevano antichi materiali egiziani. Sappiamo che
Kircher decifrò scritture egiziane geroglifiche e ritrovò le opere perdute di
Ermete Trismegisto il quale, secondo le letture di Cayce, era un’incarnazione
dell’anima che conosciamo come Gesù.
In un altro collegamento affascinante con le letture di Cayce, che
affermano che i poli (magnetici) vennero invertiti durante i tempi egiziani,
l’illustrazione di Atlantide fatta da Kircher manteneva l’antico concetto
egiziano che il sud era in alto, per cui la rosa dei venti su questa antica mappa
ha il nord che indica verso il basso. Un’altra cosa affascinante: sulla la mappa
il mondo è alla rovescia! La lettura di Cayce sostiene che, in tempi antichi,
anche i poli dell’asse terrestre siano stati capovolti e che il Nilo sia sfociato
nell’Atlantico (276-2), un fatto che abbiamo scoperto solo di recente grazie
alle immagini del satellite che mostravano le tracce dell’antico corso del Nilo
verso l’oceano.
Come la mappa indica e le letture di Cayce sostengono, inizialmente
Atlantide era un continente nell’Oceano Atlantico, ma le letture dicono inoltre
che questo continente si frantumò in cinque isole maggiori.
Alla fine queste isole vennero distrutte una per una e
sprofondarono nel mare. L’ultima a sprofondare fu Poseidia, la
quale, secondo le letture, si trova sotto il Mar dei Sargassi: “Il
Mar dei Sargassi – quello in cui le caldaie della terra finirono con le forze
distruttive nella terra di Poseidia [‘l’Eden del mondo e una delle cinque grandi
regioni di Atlantide’] nella sua ultima attività.” (1159-1) Il Mar dei Sargassi fa
parte dell’Oceano Atlantico settentrionale, trovandosi all’incirca fra le isole
caraibiche e le Azzorre. Il suo nome deriva da un tipo di alga marina
chiamata sargassum, che copre tutta la sua superficie. La visione di queste
vaste estese di alghe ha sempre contraddistinto il perimetro di questo strano
mare. Cristoforo Colombo stesso ne prese nota. Pensando che la terra fosse
vicina, scandagliò il mare, ma non ne trovò il fondo. In realtà, il fondo si trova
ad oltre tre miglia di profondità sul Piano di Abisso di Nares.
Kircher scrisse molti libri approfonditi su vari indirizzi di studio,
mescolando concetti e conoscenze eruditi e mistici. Via via che la fama di
Kircher aumentava e i visitatori cominciavano ad arrivare da ogni parte per
vedere la sua Galleria delle Curiosità, venivano donati altri oggetti da tutta
l’Europa e dai paesi di missione. Amici gesuiti mandarono a Kircher ogni tipo
di materiale etnografico, storico e biologico di gran valore dalle Americhe,da
Africa, India, Cina, Giappone e altri paesi.
Le sue opere esistono ancora nel Museo Kircheriano, collocato nel
Collegio dei Gesuiti a Roma.
Da: Ancient Mysteries, aprile/maggio 2008