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martedì 21 maggio 2024

I Calcoli Renali

Nelle letture di Cayce su casi di calcoli renali si trovano i seguenti suggerimenti
utili per un trattamento:
1. Compresse di trementina: queste venivano preparate in spessori diversi. Per
l’individuo [843] ½ pinta di spirito di trementina venne aggiunta ad un litro fino
a un litro e mezzo di acqua caldissima. Da cinque a sei spessori di flanella
pesante vennero intinti nella soluzione e applicati sulla vescica e l’area pubica.
“così che ci possa essere il rilassamento dell’uretra e le forze penetranti della
trementina per alleviare i dolori.” (843-4) A quest’uomo Cayce diede
un’informazione interessante: “...troviamo che l’applicazione delle compresse di
trementina sull’area indicata offrirebbe un mezzo per causare la disintegrazione
del calcolo, sufficiente per il suo passaggio senza forze chirurgiche; per la natura
stessa delle influenze penetranti della trementina.” (843-5)
Per una donna di 35 anni, [540], Cayce suggerì una soluzione più leggera: due
once di trementina ad un litro di acqua. L’impacco dovette essere posizionato
sull’area delle reni, e in seguito si dovette praticare un massaggio sull’addome
con una miscela di parti uguali di sego di montone, spirito di trementina e spirito
di canfora.
E nella lettura 1472-16 si suggerì una soluzione di spirito di trementina ancora
più diluita - un cucchiaino su un gallone d’acqua, scaldato a 90 gradi Fahrenheit.
Si dovette applicare il panno di flanella intinto in questa soluzione per un’ora
sull’area delle reni per due volte alla settimana, e immediatamente dopo
massaggiare quest’area con una soluzione di olio di arachide (un’oncia), olio
d’oliva (un’oncia) e lanolina fusa (mezzo cucchiaino).
2. Le letture suggerivano spesso manipolazioni osteopatiche. Il più delle volte
quelle aree della spina dorsale sotto le scapole e più in basso le vertebre lombari
e coccigee venivano indicate come più bisognose di attenzione, ma anche la
dorsale e la cervicale superiori venivano menzionate frequentemente. Si
dovevano dare i trattamenti in modo delicato, in modo profondo per alcuni e
molto dolcemente per altri, ovviamente a seconda della loro condizione fisica.
3. Abbiamo già menzionato il massaggio. Le letture suggerivano varie combinazioni
di oli. Nella lettura 843-6, per esempio, Cayce suggerì di massaggiare una
combinazione consistente di parti uguali di olio d’oliva, tintura di mirra e tintura
composta di benzoino sulla parte inferiore della schiena dall’area delle reni fino
all’osso sacro. Le istruzioni dissero di scaldare l’olio d’oliva e quindi di aggiungere
le altre due componenti. Il massaggio doveva impedire che “il corpo si stancasse
così tanto” e rilassare il paziente. Un’altra formula comune per massaggi consiste in
parte uguali di sego di montone, spirito di trementina, spirito di canfora e tintura
composta di benzoino.
4. In tutti i casi un fattore importante è la dieta. Si dovrebbero mangiare solo cibi
facilmente assimilabili. Se comunque è possibile consumare dei cibi, si potrebbero
mangiare verdure bollite e frutta cotta quando il problema è acuto. Come dieta
generale di mantenimento si dovrebbe consumare un pasto consistente soltanto di
verdure o frutta crude e fresche, una prima colazione semplice (da evitare la
combinazione di agrumi e cereali nello stesso pasto) e una cena principalmente di
verdure. Le bucce arrostite delle patate sono ottime; la frutta migliore sono forse
pere o uva. Quando ne sono in grado, tali pazienti possono mangiare pesce,
pollame o agnello come per le proteine. Bisogna tenere in mente che la dieta
dovrebbe sempre essere tale da non aggiungere al corpo più di quanto sia in grado
di sopportare e usare in modo adeguato. Ciò significa: niente alcol, paste o dessert;
da evitare zuccheri e per una gran parte, gli amidi. Cayce ricordò a una persona che
masticare bene il cibo avrebbe attivato le ghiandole salivari a fornire le “sostanze
lattiche - o alcaline - quando entrando nel sistema.”(1060-2)
5. Vengono qualche volta raccomandati compresse di tassobarbasso e il tè di
tassobarbasso.
6. Secondo le letture il tè di semi di anguria (preparato come tutti i tè di erbe) è
benefico in tutte le condizioni renali, così non è sorprendente trovarne
menzione in casi con calcoli renali.
7. Si raccomandano irrigazioni del colon e clisteri perché entrambe le procedure
aumentano le eliminazioni delle tossine dal flusso sanguigno, dando sollievo alle
reni nei loro tentativi di ritornare alle condizioni normali.
8. Le letture raccomandarono la batteria a pile umide, l’apparecchio radio-attivo e
la diatermia in questi casi, ma non è possibile stabilire con certezza se fosse in
modo specifico per alleviare la condizione renale. In un caso si riferirono alle
“vibrazioni” che avrebbero aiutato a disintegrare il calcolo.
9. Per un uomo affetto di nefrite e calcoli renali le letture prescrissero oli da
assumere per via orale. Per stimolare lo scioglimento dei “sedimenti” e per
produrre eliminazioni migliori attraverso fegato e reni esse suggerirono di
assumere il seguente in una capsula una volta al giorno, insieme ai trattamenti
osteopatici:
eucaliptolo, 1 goccia
olio rettificato di trementina, ½ goccia
olio di ginepro, 1 goccia
10. In un caso si raccomandò un impacco di bicarbonato di sodio, impregnato di
acqua bollente e applicato sull’area della vescica, per alleviare l’affaticamento
in vescica e uretra.
11. Si raccomandavano impacchi con olio di ricino per aiutare l’eliminazione delle
forze tossiche che col tempo avevano creato influenze distruttive nel corpo. I
lassativi per [1060] non erano indicati in quel momento, egli aveva bisogno
piuttosto di qualcosa che non solo avrebbe aiutato le eliminazioni ma avrebbe
ristabilito vitalità e resistenza nel corpo. Si suggerì di usare gli impacchi per tre
ore e mezza a quattro ore, cambiandoli ogni 20-30 minuti e usando due, tre o
quattro spessori di flanella pesante. Dovettero essere applicati il più caldi
possibile e contemporaneamente si dovettero fare delle manipolazioni
osteopatiche. Due giorni dopo, un’altra lettura per quell’uomo disse che era
migliorato di molto (era affetto di ghiaia nella cistifellea e di calcoli renali).
Secondo il rapporto psichico di Cayce le condizioni di sedimentazione nella
cistifellea e l’indurimento nelle reni “sono stati dissolti in qualche modo tramite
l’uso degli impacchi con l’olio e le manipolazioni che hanno aiutato ad espellerli
dal corpo stesso.” Una seduta con gli impacchi era tutto ciò che occorreva. In
seguito le irrigazioni del colon e i clisteri provvidero alla pulizia del tratto
intestinale.
12. Per un’adolescente (427-2) con la diagnosi di calcoli o “sedimenti” nelle reni,
come Cayce li chiamava, la lettura prescrisse il seguente ta assumere “ogni
due giorni” di mattina prima della prima colazione:
fosfato di sodio, ½ cucchiaino
sciroppo di salsapariglia, 2 gocce
olio di ginepro, 1 goccia
E, ogni quinto giorno, si dovette aggiungere alla miscela una goccia di
spirito dolce di salnitro.
13. Gli atteggiamenti venivano sempre guidati verso pensieri costruttivi e l’utilità
per gli altri. L’ansia doveva essere sostituita dalla fede nella conoscenza che
l’aiuto è disponibile. In queste letture specifiche si raccomandò almeno una
volta il XIV capitolo di S. Giovanni , da essere letto ogni notte prima di andare a
dormire.
14. Per un uomo di 34 anni che stava subendo un attacco acuto di calcoli renali,
Cayce suggerì (lettura 5580-1) l’osteopatia e il seguente rimedio con le erbe:
ad un gallone di acqua piovana si aggiunga:
radice di salsapariglia, 4 once
corteccia di ciliegio selvatico, 2 once
radice di romice gialla, 2 once
corteccia di calisaya, 2 once
radice nera, 2 once
radice di mandragora, 30 grani
foglie di buchu, 10 grani
Ridurre ad un quarto facendo sobbollire il tutto. Filtrarlo mentre è caldo.
Aggiungere tre dramme di balsamo di tolù tagliato in quattro once di alcol di
grano. Assumerne due cucchiaino per quattro volte al giorno.
15. Infine, qualche volte le letture prescrissero la chirurgia. Per una donna
cinquantaseienne con un grande calcolo, Cayce vide “accumuli nel rene stesso
da condizioni in cui lo scoordinamento fra la circolazione di fegato e reni ha
fatto formare dei sedimenti, irritazioni che, quanto a dimensione e condizione,
richiederà misure chirurgiche... Noi opereremmo.” (3623-1)
Raccomandazioni per il Regime Terapeutico
Per la prevenzione di calcoli le letture suggeriscono di guardare sempre prima
ai propri atteggiamenti e alle emozioni: di fare lì le correzioni, se necessarie. Poi è
importante adottare una buona dieta di base senza cibi fritti, carni rosse, farina
bianca e prodotti di zucchero bianco e certe combinazioni di cibi (come cereali e
agrumi nello stesso pasto). Invece sono ottimi grandi quantità di verdure verdi e di
frutta, con pesce, pollame e agnello come fonte di proteine.
Inoltre si raccomandano esercizi fisici regolari, trattamenti osteopatici o
chiropratici ad intervalli. I massaggi di tutto il corpo sono delle buone alternative
alle manipolazioni. Per i casi acuti di calcoli renali è vitale indurre un rilassamento
in modo che il calcolo possa passare senza intervento chirurgico. Qui si possono
usare le compresse di trementina nonché gli impacchi di olio di ricino. In questi casi
sono molto importanti le manipolazioni osteopatiche: aiutano a rilassare i tessuti e
a coordinare fegato e reni. Anche le irrigazioni del colon e i clisteri sono utili.

Da: www.edgarcayce.org, “The Cayce Health Database”

Disclaimer: Il contenuto di questa sezione è soltanto informazione e non dovrebbe essere considerato come guida
all’auto-diagnosi o all’auto-trattamento. Per ogni problema medico consultate un medico.
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