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lunedì 20 maggio 2024

La Nuova Terra primitiva

Nella lettura di Edgar Cayce sulle Cronache Akasciche, l’Atlantideo
Aemilius fu “il primo Adamo”. Cayce disse inoltre che Poseidia fu “il primo
Eden del mondo”. Provenienti da Poseidia, cinque gruppi di anime
popolarono il mondo antico, ciascuno motivato maggiormente dalle verità
celestiali che dalle ambizioni terrene.
Secondo Cayce, la Bibbia è la storia di uno di questi cinque gruppi di
anime e il nome Adamo non è solo il nome di un’anima specifica, bensì di
ungruppo di anime.
Le Cronache Akasciche, come Cayce le lesse, ci dicono che l’autore del
Libro di Giobbe non fu nientedimeno che il Sommo Sacerdote di Salem,
Melchisedek, e che questo passaggio – “Quando gioivano in coro le stelle del
mattino e plaudivano tutti i figli di Dio” (Giobbe 38,7) – fu un’allusione alle
nostre anime nella loro condizione divina prima di diventare umani incarnati.
Anche gli antichi egizi consideravano una parte di ciascuno di noi una stella
nei cieli. Dipingevano di stelle i loro soffitti, non per ricreare il cielo notturno,
bensì per farci ricordare la nostra natura stellare.
Quando Dio chiese a Giobbe dov’era quando le fondamenta della terra
furono poste (Giobbe 38,4), non fu per umiliare Giobbe, bensì per spingerlo a
ricordare la sua natura divina e che egli era con Dio quando queste
fondamenta furono concepite.
Cayce spiega che i primi periodi nella preistoria furono un tempo di
contaminazione con negatività ed egoismo. Le motivazioni di molti erano
macchiate di intenzioni cattive, cosa che la Bibbia identifica come la ragione
principale per cui Dio decise di purificare le terre e i popoli antichi con il
Diluvio universale. Cayce lo espresse così: “tutte le forme pensiero nella
materia furono messe da parte attraverso l’esperienza di Noè”. (257-201)
Cayce aggiunge un piglio affascinante a tutta la storia su Noè ed Atlantide,
quando gli chiesero di correlazioni fra le storie bibliche e l’evoluzione
dell’umanità.
“D: La storia della razza ebraica da Abramo a Gesù si potrebbe
confrontare con lo sviluppo dell’embrione dal concepimento alla nascita?
R: Piuttosto la storia dell’uomo da Noè ad Abramo, mentre quella da
Abramo al Cristo sarebbe lo sviluppo mentale del corpo. Poiché quello che
porta al Cristo è la mente. E lo sviluppo della mente può essere indicato da
Abramo al Cristo.” (281-63)
Ciò indica che, quando le forme mentali contaminate furono purificate
dalla terra, ogni sforzo si concentrò sulla creazione di un corpo fisico che le
anime avrebbero usato per fare esperienza della vita nella materia e
dell’evoluzione della materia. Il Diluvio universale ripulì l’ammasso dei corpi
di forme-pensiero mischiate. Noè inizia il viaggio nell’incarnazione fisica che
oggigiorno conosciamo così bene.
Stranamente, quando gli chiesero di spiegare l’Apocalisse, Cayce affermò
una simile analogia. Disse che i primi dieci capitoli dell’Apocalisse sono
allegorie riguardanti la purificazione e la spiritualizzazione del corpo umano
e che i capitoli successivi trattano dell’illuminazione della mente umana.
Se l’antico periodo da Noè ad Abramo eguaglia lo sviluppo della nuova
forma corporea dell’umanità, è probabilmente una modifica dei prototipi
esistenti. Gli indigeni dell’America Centrale (maya, aztechi, toltechi) ci
aiutano con questo descrivendo tre ere prima dell’era dei corpi scimmieschi,
che furono precursori dei corpi che usiamo oggi. Secondo le loro leggende, il
corpo atlantideo fu il terzo prototipo, che chiamavano il corpo “del labirinto
azzurro”. Essenzialmente, le letture di Cayce concordano con questa
sequenza: identificano due forme iniziali usate a Lemuria, poi il corpo
atlantideo (“labirinto azzurro”, perfetto in ogni senso) che, successivamente,
fu diviso in due corpi dai sessi separati (maschio e femmina, da Aemilius e
Lilith) e infine, il corpo che conosciamo così bene oggigiorno – benché anche
questo abbia subito molte modifiche. Il nostro corpo attuale viene spesso
definito corpo adamitico, perché si presume che sia della discendenza dei più
recenti Adamo ed Eva nell’Eden.
Anche i livelli di coscienza sono cambiati, scendendo dai nostri iniziali
livelli cosmici ai livelli tridimensionali limitati ed ora risalendo alla Coscienza
Cosmica.
Ci sono molti paralleli fra le storie del mondo antico che Cayce vide
quando leggeva le Cronache Akasciche e la storia biblica di Noè.
Le letture di Cayce proseguono descrivendo il “ripopolamento della terra”
dopo il Diluvio universale. In una lettura notevole si descrive come un’entità-
spirito, che era stata fra quelle illuminate prima della purificazione per mezzo
del diluvio, stava tentando di tornare sulla terra per ricominciare da capo e
per portare la gente ad una vita migliore, ad un modo di vivere più saggio.
Questa entità sapeva come il mondo nuovo sarebbe cresciuto e come si
sarebbe sviluppato. Sapeva dove su questo pianeta c’erano le vibrazioni
migliori e le risorse naturali. Tuttavia, in quelle zone non c’era alcun grembo
che potesse dargli il corpo di cui aveva bisogno per incarnarsi pienamente con
forza e coscienza cosmica. Trovò quel grembo in una donna buona nel paese
di Zu, in quello che oggi è l’India nordoccidentale. Era la figlia illuminata del
capo della tribù di Zu. Era vergine, aveva vibrazioni elevate e una mente
lucida.
L’entità-spirito possente accese il suo grembo ed esso concepì un corpo
perfetto. La figlia di Zu tentò di spiegare la sua concezione immacolata, ma
pochi riuscirono ad accettarla. Fortunatamente suo padre fu fra quei pochi e
la benedì. L’indole della gente di Zu, tuttavia, fu tale che ella dovette partire.
Si diresse ad ovest verso le tribù di Ararat.
Permisero a lei e al neonato di restare alla periferia del loro campo tribale,
finché il bambino crebbe e rivelò i suoi poteri e la sua sagacia. Gli animali
selvaggi camminavano al fianco del ragazzo. Aveva anche visioni dei piani
segreti dei capi tribù di Ararat. I capi si stupivano per questo. Egli e sua madre
divennero ospiti onorati. Tra i piani che il ragazzino aveva previsto fu il
viaggio degli Ararat in quel paese che dovette diventare una delle culture più
grandi della terra, il paese del limo nero e dell’abbondante fiume Nilo,
l’Egitto.
In Egitto il ragazzo diventò Sommo Sacerdote. Viaggiò in tutto il mondo e
condivise con gli altri le sue visioni del cosmo e del destino umano. Iniziò
quello che si chiamerebbe una fabbrica di incarnazione, dove portò donne
dalle elevate vibrazioni e coscienza nei templi per accoppiarle con maschi
spiritualmente in sintonia, per preparare dei corpi perfetti per l’incarnazione
delle anime più spiritualmente consapevoli.
Secondo le letture di Cayce, questo sacerdote non fu l’unico a fare questo.
Moltissimi complessi di templi su tutto il pianeta stavano tentando di
popolare la terra con le anime più elevate che potessero attrarre.
Sfortunatamente c’erano altri gruppi di anime con dei capi che stavano
tentando di attrarre sulla terra le anime più vili, egoiste ed assassine. Queste
due forze opposte composero la nuova luce e la nuova oscurità. Le anime
oscure si misero a costruire eserciti, armi e la guerra. Cominciarono a
conquistare e governare il mondo.
Le anime di luce avevano due pensieri diversi. Alcune volevano costruire i
loro eserciti e combattere quelle cattive, mentre altre volevano conservare il
loro collegamento delicato e cosciente con la Coscienza e le Forze Universali,
evitando il coinvolgimento nella forza e violenza fisica.
Gradualmente le anime illuminate persero il controllo evidente del
mondo, ma mantennero luce e vibrazioni elevate sufficienti a compensare i
malvagi.
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