Lucius, il Vescovo di Cirene
Sì, abbiamo le documentazioni di quell’entità ora chiamata Edgar Cayce; e quelle esperienze sul
piano terreno (quando egli fu) conosciuto come Lucius di Cirene – o conosciuto nella prima parte
dell’esperienza come Lucius Ceptulus, di origine greca e romana, e della città di Cirene. Come
giovane in fase di sviluppo e come giovane uomo Lucius era conosciuto piuttosto come un balordo,
o uno che andava da Erode a Pilato; o diventò - come si definirebbe nel linguaggio attuale – un
soldato di ventura.
Quando ci furono quelle attività a e intorno a Gerusalemme e Galilea del ministero dell’uomo Gesù
Lucius venne in quella zona.
Spinto dalle esperienze con i seguaci e le grandi lezioni date dall’Insegnante egli diventò piuttosto
una specie di seguace ...
L’entità fu ignorata e interrogata da chi era di fede ebraica, che erano i seguaci intimi del Maestro;
eppure era fra quelli che venivano mandati coloro che dovevano diventare insegnanti - o fra i
Settanta.
Con il risveglio e con l’esigenza che ci fosse un’associazione sempre più stretta con l’Insegnante
Lucius, dato che era del gruppo straniero, fu scartato come uno degli Apostoli...
In quelle attività quindi che seguirono la Crocifissione, e i giorni della Pentecoste e il sermone o gli
insegnamenti—e quando Lucius vide il riversarsi dello Spirito Santo, quando Pietro parlò in molte
lingue—o quando parlò nella sua propria lingua, esso, il messaggio fu udito da quelli di ogni
nazione nella loro propria lingua—questo così impressionò Lucius che rinnovò il suo impegno e che
determinò nel suo sé di associarsi più strettamente, di affiliarsi più strettamente con i Discepoli o
Apostoli.
Ma quando nacquero le persecuzioni, e ci fu la scelta di coloro che dovevano agire come quelli
chiamati diaconi – come Filippo e Stefano e gli altri – egli nuovamente fu scartato a causa delle sue
associazioni strette con uno più tardi chiamato Paolo, o Saul; che era di Tarso o del paese, e
romano, e che fu interrogato sulla sua discendenza ebrea – anche se Paolo (o Saul) sostenne di
essere ebreo. Sua madre lo era infatti, e della stirpe di Beniamino, anche se suo padre non lo era.
Perciò, come troviamo, nacquero le dispute sull’opportunità di dare a quelli un incarico, o come
insegnanti, ministri o nel servizio attivo, che venivano interrogati sulla loro discendenza diretta.
E nuovamente la vecchia domanda se qualcuno dovesse ricevere la parola da quelli della famiglia
della fede, o degli ebrei...
Spesso si fa confusione fra Lucius e Luca, perché loro erano parenti (la madre di Lucius era la
sorella di Luca) ...
Nelle ultime parti dell’esperienza egli diventò il vescovo o il direttore o il presidente del presbiterio;
o quello che chiamereste il sacerdote o il padre o l’alto consigliere come dato a quelli nei primi
periodi della Chiesa; cioè, quello a cui si portavano tutte le domande riguardo a ciò che chiamereste
al presente teologia o domande in relazione alle leggi.
In questo l’entità come vescovo aveva l’ultima parola, altrimenti ci poteva essere l’appello per un
tale verdetto alla chiesa a Gerusalemme – o gli Apostoli stessi.
D- Per favore spiegate come tutti udirono nelle loro varie lingue il messaggio che fu dato da Pietro
nell’unica lingua (Atti 2:4).
R- Questa fu l’attività dello spirito, e ciò che lo spirito veramente significava e significa nelle
esperienze degli individui durante quel periodo.
Poiché uno che era di Cirene udì un misto di lingua greca e ariana; mentre - benché Pietro parlasse
in arabo – quelli che erano ebrei udirono la lingua ebraica; quelli greci udirono il greco. 294-192
Luca fu scritto da Lucius, piuttosto che da Luca, anche se era un compagno di Luca durante quelle
attività di Paolo – e scritto, naturalmente per quelli della fede sotto l’influenza romana. Non per il
popolo romano ma per le province governate dai romani. 1598-2